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  • Immagine del redattoreLaura Pirotta

Artrite: significato psicosomatico

Aggiornamento: 27 ott 2021

L’artrite è una malattia cronica che colpisce le articolazioni, le strutture connesse e altri organi. Questa patologia ha un’origine autoimmune, ovvero essa è determinata principalmente da un errore commesso dal nostro sistema immunitario che, improvvisamente, inizia ad attaccare alcune componenti del corpo, che venivano precedentemente riconosciute.


Le cause dell’artrite sono molteplici: infezioni batteriche, alterazioni del sistema immunitario o dei valori renali, postura scorretta.

I sintomi possono essere:

· Dolore articolare e infiammazione del sistema muscolo-scheletrico;

· Febbre;

· Dolore alle gambe;

· Dolore al collo;

· Mal di testa;

· Vertigini;

· Ronzio.


Gli ultimi studi clinici hanno dimostrato che una diagnosi precoce e un intervento terapeutico tempestivo possono rallentare notevolmente questo disturbo e in alcuni casi, anche prevenire la progressione della malattia. L’artrite tende a danneggiare sia il livello emotivo sia la qualità della vita del soggetto.

Per comprendere il significato psicosomatico dell’artrite bisogna indagare l’origine della malattia.


Dal punto di vista psicosomatico, i sintomi lamentati dai soggetti coinvolgono soprattutto le articolazioni, ovvero la libertà di movimento. I soggetti con artrite reumatoide sono dotati di grande efficienza, produttività e creatività, che ad un certo punto della vita si bloccano. Le ragioni primarie di questo meccanismo è la paura di mostrare completamente sé stessi, cioè il vero Io, la paura di non essere amati o accettati e di mettere in atto un cambiamento che possa inconsciamente ferire l’altro.

I sensi di colpa, la paura della solitudine e della perdita producono un’energia negativa che si manifesta sulle proprie articolazioni: il soggetto attacca sé stesso, proprio come avviene nelle malattie autoimmuni.

La rigidità mattutina indica la difficoltà ad alzarsi e iniziare la giornata, come possiamo identificare in uno stato depressivo. Invece la febbricola esprime il conflitto interiore legato alla transizione del corpo, mentre il dolore è il portavoce di un’articolazione che non riesce più ad agire, legata a una forte rigidità caratterizzata da orgoglio, moralismo, eccesso di critica e perfezionismo.

Secondo la psicosomatica, l’artrite è associata a rigide leggi a cui i soggetti rinunciano per riuscire a vivere pienamente la propria vita. La ridotta autonomia data al proprio corpo si esprime attraverso la rigidità e il controllo delle emozioni. Grazie ad uno studio, possiamo individuare il significato psicosomatico associato alle parti del corpo:


CERVICALE

Esasperato senso del dovere legato ad un eccessivo senso di responsabilità.


DORSO E MAL DI SCHIENA

Troppe preoccupazioni e dolori legati ai sentimenti, avere troppe responsabilità.


SPALLE

Eccessivo impegno familiare e lavorativo.


DITA

Senso del peccato nel toccare o prendere. Forte senso morale.


ANCA

Eccessiva dipendenza, ma soprattutto mancanza di volontà e autonomia.


PIEDE

Impossibilità di dirigersi dove si vuole.


GINOCCHIO

Mancanza di orgoglio e di umiltà, non piegarsi agli eventi, non riconoscere i propri sentimenti.


Le ultime ricerche mostrano che alcuni stati emotivi portano ad un aumento dei sintomi più problematici, ma soprattutto aumentano le probabilità di soffrire di questo problema.

Le emozioni che mostrano maggiormente una relazione con questa malattia sono la depressione, l’ansia e la rabbia. Al contrario, una personalità determinata tende a sviluppare sintomi meno pronunciati.

In realtà non vi è un’unica matrice associata a tale malattia. Tuttavia, la relazione tra artrite reumatoide ed emozioni negative è dimostrata e per questo motivo, molti medici considerano che la miglior terapia sia quella di comprendere i problemi legati alla sfera sentimentale. Migliorare la comprensione e l’espressione emotiva può essere molto efficace per diminuire i sintomi. Infatti, molti pazienti sono riusciti a migliorare la loro qualità della vita con questo metodo.


DOMANDE-RIFLESSIONE

Le domande di riflessione che ti puoi porre se soffri di artrite sono:

· Sono una persona che tende a sminuirsi?

· Mi paragono spesso agli altri?

· Ho vissuto un’esperienza passata che mi fa sentire non amato o denigrato?

· Sono una persona che non cerca mai aiuto?

· Sono molto orgoglioso?

· Sono una persona poco autonoma?

· Sono una persona eccessivamente critica con gli altri?


Se dunque soffri di artrite (o hai dei familiari che combattono con questa situazione), non dimenticare di preoccuparti anche delle emozioni e del tuo benessere psicologico, tenendo in considerazione l’eventualità di effettuare un percorso psicologico per meglio gestire la problematica e accelerarne il processo di guarigione.


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