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Immagine del redattoreLaura Pirotta

La nascita dolce secondo Leboyer

Il nostro tempo ed il tempo del neonato sono pressoché inconciliabili.

Il secondo è di una lentezza prossima all’immobilità. Il primo, il nostro, è di un’agitazione prossima alla frenesia.

Del resto noi non siamo mai “lì”. Siamo sempre altrove.

Nel passato, nei nostri ricordi.

Nel futuro, nei nostri progetti.

Siamo sempre prima e dopo.

“Adesso”, mai.

Per poter incontrare il neonato occorre uscire dal nostro tempo, che corre furiosamente.

(Frèderick Leboyer “Per una nascita senza violenza”)

Non potevo iniziare questo articolo se non con una citazione celebre di Frèderick Leboyer, ostetrico francese noto per avere introdotto il metodo della nascita dolce negli ospedali. Se ci pensate la nascita rappresenta, sia per la mamma che per il bambino, un momento particolarmente intenso. E traumatico lo è ancora di più per il bambino che, per nove lunghi mesi, ha vissuto dentro la pancia della mamma, in un ambiente completamente diverso rispetto a quello in cui viene, letteralmente, catapultato durante la nascita. Egli si inserisce in un mondo nuovo, non più ovattato e protettivo ma ricco di luci, colori e suoni a lui sconosciuti che non possono che terrorizzarlo. Metaforicamente possiamo definire il passaggio dalla vita intrauterina alla vita extrauterina come la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre. Il paradiso terrestre è un luogo perfetto dove tutto è stato creato per soddisfare le esigenze e i bisogni del bambino. Dove non c'è fatica, tutto viene ottenuto nel momento in cui il bambino lo chiede e ne ha bisogno. Dorme, mangia, si muove, entra in stretto contatto con la sua mamma con la quale vive una comunicazione unica e simbiotica. Il bambino vive uno stato di appagamento totale. Nulla gli manca e nulla può chiedere di più.


Alcuni bambini, appena nati, mostrano chiaramente segni di disorientamento e di paura di fronte ad una realtà che non li appartiene ancora. Si sentono spaesati e privi di un punto di riferimento costante.

E' per questo motivo che Frèderick Leboyer propone un metodo più attenuato e rispettoso del bambino in sala parto. In che cosa consiste la nascita dolce? Vediamolo insieme:

  • Attenuare le luci in sala parto;

  • Diminuire i rumori e la confusione in sala parto;

  • Praticare il metodo skin to skin che consente al neonato, una volta appurato che non abbia bisogno di cure immediate, di essere appoggiato al petto della sua mamma;

  • Non recidere il cordone ombelicale subito ma aspettare che il neonato respiri automaticamente.

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