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Immagine del redattoreLaura Pirotta

Herpes zoster: significato psicosomatico

L’Herpes Zoster, meglio conosciuto come fuoco di Sant’Antonio, è una malattia infettiva scatenata dalla riattivazione del virus responsabile della varicella che, dopo aver “infettato” il corpo in età pediatrica, rimane dormiente nelle radici dei nervi, al riparo dagli attacchi del sistema immunitario. Il risveglio del virus ha una manifestazione progressiva che inizia con un dolore bruciante localizzato e precede la comparsa di rossore e puntini e che evolvono in un’esplosione di vescicole o bolle di natura erpetica.


La riattivazione del Virus Varicella-Zoster ha un’origine prettamente psicosomatica e il contenuto simbolico è già insito nel nome stesso della patologia che, nella versione scientifica, richiama i termini di “serpente” ("herpetón") e “cintura” ("zoster") evocando un “conflitto” nel punto di congiunzione tra l’alto e il basso, ossia tra il mondo emotivo/viscerale e quello razionale. Nella versione popolare, il termine “fuoco di Sant’Antonio” lascia intuire una radice conflittuale riallacciandosi ai tormenti dell’eremita del deserto, vessato dal demonio sotto forma di serpente che lo deturpava lasciandogli le tipiche lesioni da ustione.


La lettura psicosomatica dell’Herpes Zoster è complessa e ricca di significati che per essere compresi devono tener conto della sua dinamica riattivatoria di un evento passato, rimasto dormiente in una zona protetta, che a seguito di un fattore scatenante viene risvegliato in tutta la sua potenza. È infatti piuttosto tipico riscontrare l’insorgenza di questa manifestazione erpetica proprio al presentarsi di una situazione conflittuale che risuona con un evento del passato, rimosso ma non elaborato. Il nuovo si “allea” con il suo analogo che affonda le radici in un passato in cui, probabilmente, non si avevano ancora le parole per concettualizzare ed elaborare la sofferenza, e si fa portatore della sua carica emotiva utilizzando il linguaggio del corpo. Il disagio si “scrive” sulla pelle che rappresenta il confine tra il mondo interiore e quello esteriore suggerendo che un contenuto doloroso, dal profondo è affiorato in superficie. Il “serpente” (herpetón) Zoster è in realtà più assimilabile ad un “drago di fuoco” interiore che viene risvegliato da un antico nemico e “scarica” sulla zona più esposta tutta la sua energia in modo che possa essere vista, compresa, elaborata. Questa esplosione può veicolare dolore, rabbia, passione e coinvolge la parte simbolicamente più collegata al disagio di cui è messaggero. Ad esempio la manifestazione dello Zoster sul volto è probabile che traduca un conflitto legato all’identità o all’immagine, così come la sua esplosione sul tronco può essere ricondotta al mondo degli affetti e delle emozioni, mentre l’interessamento della fascia addominale è portatore di un conflitto istintivo viscerale.


La sintomatologia tipica dell’Herpes Zoster evidenzia un contenuto attivo che emergendo in superficie “brucia” e “ribolle” in forma di rossore e pustole, ed è tipicamente associato ad un conflitto di perdita o separazione di cui ci sentiamo responsabili.


Quando l’Herpes Zoster fa la sua comparsa è estremamente importante interrogarsi per coglierne il significato perché affidarsi esclusivamente alla cura farmacologica farebbe perdere l’occasione di andare al cuore del problema, spingendo questa grande energia che vuole affiorare sempre più in profondità. È consigliato invece seguire un percorso introspettivo ponendosi le seguenti domande:


Ho sperimentato un abbandono per il quale mi ritengo responsabile?

Ho vissuto una perdita per la quale mi rimprovero qualcosa?

Ho vissuto un tradimento che mi fa sentire inadeguato?

Mi porto dentro un senso di colpa o di vergogna?

Sono stato respinto e mi sono sentito umiliato?

Sono stato lasciato e mi è rimasto un senso di vergogna?


L’introspezione incentrata sul conflitto da separazione accompagnato da senso di colpa può essere ulteriormente approfondita lasciandosi guidare da domande come:

Sono in grado di esprimere il disagio psichico?

Riesco ad esternare il dolore affettivo?

Sono in contatto con le mie emozioni profonde?


I soggetti più predisposti a sviluppare una recidiva dell’infiammazione contratta con la varicella nella forma Herpes Zoster si caratterizzano, infatti, per la difficoltà ad esprimere il disagio psichico e le emozioni profonde oltre a dover fare i conti con situazioni traumatiche del passato non elaborate.


Per “appagare” il drago di fuoco Zoster bisogna ascoltare questa energia interiore dando maggiore attenzione alle esigenze essenziali e più nascoste del nostro essere, e cercando di allentare schemi comportamentali troppo rigidi che diventano, col tempo, vere e proprie gabbie mentali.


I sintomi, che solitamente si risolvono spontaneamente in un arco temporale che può andare dai 10 giorni ai 3 mesi, possono trarre beneficio da diversi rimedi naturali come le applicazioni di bendaggi di acqua fredda sullo sfogo e i bagni in acqua tiepida e farina d’avena o amido di mais che aiutano a ridurre il prurito. L’applicazione di miele sull’infiammazione allevia bruciore e prurito, così come l’applicazione di decotti lasciati raffreddare di verbena, dente di leone, piantaggine o bardana. Un alleato straordinariamente efficace è l’olio essenziale di niaouli da applicare sulla zona interessata con una posologia consigliata di due gocce per un massimo di 6 volte al giorno, e si rivela molto utile anche utilizzato in forma di miscela composta dai seguenti oli essenziali: 10 gocce di olio vegetale di iperico, 2 di menta piperita, 2 di lavanda spica, 2 di ravintsara e 4 di naiuoli. Anche la miscela va applicata nella misura di 2 gocce sullo sfogo, per un massimo di 6 applicazioni locali al giorno.


Naturalmente quando si parla di infiammazione della pelle non può mancare nell’elenco dei rimedi il gel di aloe vera il cui potere lenitivo e cicatrizzante è ormai assodato. Oltre agli interventi localizzati è utile agire anche sul rinforzo delle difese immunitarie utilizzando 30/40 gocce di tintura madre di echinacea diluite in mezzo bicchiere d’acqua da assumere lontano dai pasti fino a 3 volte al giorno. Altro straordinario attivatore del sistema immunitario è il Ribes Nigrum che svolge anche una funzione antinfiammatoria e può essere assunto fino ad un massimo di 150 gocce al dì ripartite nell’arco della giornata. Infine, l’infuso di melissa da bere o da applicare localmente una volta raffreddato, si rivela un potente antivirale.


Se soffri di Herpes Zoster, non dimenticare di preoccuparti anche delle emozioni e del tuo benessere psicologico, tenendo in considerazione l’eventualità di effettuare un percorso psicologico per meglio gestire la problematica e accelerarne il processo di guarigione.


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