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  • Immagine del redattoreLaura Pirotta

Insonnia: significato psicosomatico

L’insonnia è un disturbo del sonno molto diffuso, presente nel 30% della popolazione.

L’insonnia può essere un disturbo primario, oppure sintomo di altre patologie come disturbi ansiosi, disturbi depressivi e patologie organiche (ipertiroidismo, disturbi digestivi).

L’insonnia penalizza il sonno sia a livello qualitativo che quantitativo e si accompagna ad una sensazione di insoddisfazione e di mancanza di riposo.


Esistono diversi tipi di insonnia che possono anche essere presenti contemporaneamente:

1. Difficoltà di addormentamento (insonnia iniziale/precoce)

2. Risvegli notturni ripetuti e di breve durata o prolungati (insonnia di mantenimento)

3. Risveglio mattutino precoce (insonnia tardiva)


Questa distinzione è molto importante poiché le differenti forme di insonnia hanno un diverso significato simbolico e differenti, di conseguenza, sono i suggerimenti per risolvere il problema e tornare a dormire bene.

Dal punto di vista simbolico, il sonno è una sorta di piccola morte, che si ripete quotidianamente, fondamentale per la rigenerazione del corpo, della mente e in generale per la vita stessa. L’insonnia consisterebbe in una difficoltà a lasciarsi andare, a morire ogni notte. I soggetti che soffrono di insonnia hanno difficoltà a lasciare andare ciò che è accaduto durante la loro giornata, a perdere momentaneamente la propria coscienza ed il controllo su di sé e sulla realtà.


Cosa può nascondere l’insonnia?

Il disturbo può nascondere alcune paure inconsce, come il terrore di entrare nel mondo onirico, nella realtà notturna buia e misteriosa ma soprattutto la paura di contattare le proprie parti più profonde e buie.

Questi soggetti non riescono a contattare la propria interiorità e a praticare l’introspezione.

Nello specifico, coloro i quali hanno difficoltà di addormentamento, dal punto di vista simbolico, manifestano la volontà di non voler cedere al riposo e al sonno perché hanno la sensazione di non aver vissuto pienamente la propria giornata. L’insonnia sarebbe una sorta di tentativo finalizzato a non chiudere la giornata appena trascorsa per avere ancora del tempo da dedicare a sé stessi. Ma la difficoltà ad addormentarsi può nascondere anche la volontà di non voler lasciare quanto accaduto durante la giornata o la difficoltà di fermare l’attività mentale.

I risvegli notturni sarebbero un tentativo di evitare contenuti profondi che emergono durante il sonno, che si sta tentando di reprimere o rimandare, come ansie, conflitti da risolvere, decisioni da prendere, fantasie rimosse, aggressività o rabbia repressa. Un modo per evitare l’irrompere dell’inconscio nella coscienza.

Svegliarsi precocemente al mattino esprime l’ansia nei confronti della giornata che sta per iniziare: la coscienza tronca il sonno, al fine di riprendere il controllo sulla realtà il prima possibile. La mente è concentrata sugli impegni giornalieri e su ciò che prevede che accadrà durante la giornata che ha davanti.

I soggetti più a rischio sono coloro i quali passano le loro giornate tra mille impegni e doveri senza riuscire a esprimere sé stessi, totalmente assorbiti dall’iperattività fisica o mentale. Si tratta di persone ipercontrollate, tendenti all’ansia e all’ossessività che temono gli eventi improvvisi e non previsti.

Sostanzialmente, il soggetto insonne teme la passività, reprimendo la parte femminile della propria personalità. La difficoltà nel lasciarsi andare può riguardare anche l’ambito della sessualità.

Può essere utile chiedersi:

· Vivo con ansia l’inizio di un nuovo giorno?”

· Cerco di avere il controllo su ciò che potrebbe accadere?”

· Rifletto su ciò che provo, sui miei bisogni e su ciò che mi affligge?”

· Esprimo in modo opportuno la mia rabbia e la mia aggressività?”

· “Riesco a rilassarmi e a concedermi la possibilità di lasciarmi andare?”


Per affrontare al meglio l’insonnia è opportuno innanzitutto escludere possibili cause organiche (problemi alla tiroide, problemi digestivi, abuso di caffeina, disfunzioni del sistema surrenale ed endocrino).


Quando l’insonnia si manifesta come difficoltà ad addormentarsi è utile imparare a lasciarsi andare allentando il controllo razionale, per esempio con tecniche di rilassamento o praticando la Mindfulness di accompagnamento al sonno.


Chi si sveglia nel corso della notte deve riflettere sull’ esigenza di risolvere i conflitti interiori e di esprimere le emozioni negative, come rabbia e tristezza.


Coloro i quali si svegliano prima del previsto dovrebbero interrogarsi sullo schema della propria giornata, sulla possibile presenza di impegni e obblighi eccessivi, su ciò che può generare ansia e dedicare del tempo a ciò che piace e rilassa.


Il sonno è una parte importante della vita di tutti noi, dormire bene è fondamentale per il benessere psico-fisico. Inoltre, come dimostrano tantissimi studi scientifici, durante il sonno il cervello si rigenera, memorizza le informazioni accumulate durante il giorno e continua a lavorare riuscendo a risolvere alcuni dei problemi che ci affliggono.

Alcuni detti che hanno origine dalla saggezza popolare, come la notte porta consiglio o dormiamoci sopra, hanno quindi un valido fondamento scientifico.


Se soffri di insonnia, non dimenticare di preoccuparti anche delle emozioni e del tuo benessere psicologico, tenendo in considerazione l’eventualità di effettuare un percorso psicologico per meglio gestire la problematica e accelerarne il processo di guarigione.


Per prenotare una seduta con la Dott.ssa Pirotta o con un altro professionista della sua equipe compila il form nella sezione "contatti".



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